HORSING

Un corso  di horsing è tutto svolto outdoor, anche nella parte formativa teorica, dove i partecipanti osservano e sperimentano ciò che hanno imparato:  per sua natura il cavallo ha dinamiche, atteggiamenti, comportamenti ideali per studiare e fare pratica di comunicazione, leadership, team-building.


Tutti possono partecipare poiché non occorre salire in sella; il fulcro dell’insegnamento avviene a terra: imparando a calibrare il linguaggio del corpo, ad essere centrati, focalizzati, determinati, ad usare al meglio la propria leadership e le proprie risorse, il cavallo ci sceglie come leader, decide di seguirci e di soddisfare le nostre richieste.

In dettaglio:

1. Apprendimento ed emozione sono strettamente connessi: nel cervello c’è una struttura nervosa reticolare che collega la parte più antica e profonda, responsabile degli istinti, con quella più recente, la corteccia. Quando giunge uno stimolo inatteso, importante o fortemente emotivo la formazione reticolare trasmette alla corteccia un flusso di impulsi che la mettono in stato di allerta, sensibilizzandola su tali stimoli e permettendo in questo modo la memorizzazione e dunque l’apprendimento. E’ l’istinto di sopravvivenza a richiedere che nel cervello scattino i “campanelli di allarme” in presenza di una novità, potenzialmente pericolosa. Ed è questo meccanismo che spiega il collegamento tra ricordi ed emozioni. Il cavallo stimola contemporaneamente tutti e 5 i sensi, è una novità, mette in moto l’istinto di sopravvivenza, stimola la produzione di endorfine, una vera e propria palestra emozionale! E c’è molta più emozione a stare intorno ad un cavallo che a leggere un testo o ad ascoltare un relatore!

2. Secondo il neurofisiologo americano P.D. Mac Lean, da un punto di vista evolutivo il nostro cervello è la risultante di tre cervelli sovrapposti: c’è una parte più antica, il paleoencefalo o cervello dei rettili, deputata agli istinti, il sistema limbico o cervello dei mammiferi, responsabile delle emozioni e dei sentimenti, ed infine la corteccia cerebrale, sviluppata nell’uomo, dove avvengono le funzioni superiori quali il ragionamento. In noi funzionano contemporaneamente tutte e tre le parti, e quando non sono allineate, per esempio se il ragionamento non è d’accordo con gli istinti, si generano conflitti interiori. Il dialogo con il cavallo ci mette in contatto con la nostra parte naturale, emotiva, con meccanismi primordiali nascosti, recuperando reazioni spontanee ed un senso ed una conoscenza della globalità del proprio io.

3. Il cavallo fa da eco e specchio a chi vi si relaziona: ad ogni interazione con l’uomo, il cavallo lascia qualcosa di sé stesso, ed impara dall’essere umano, in un meccanismo di scambio reciproco costante: amplifica le emozioni, gli stati d’animo, gli atteggiamenti mentali. Permette di confrontarci e vedere la nostra interiorità dall’esterno: se noi siamo impauriti, il cavallo risponde con timore. Se viviamo una situazione di ansia, di rabbia, il cavallo vive e risponde nel medesimo modo. Un nostro comportamento coerente, sereno, equilibrato produce un cavallo tranquillo, collaborativo, attento. Vederci dall’esterno significa prendere coscienza di noi stessi e dei nostri comportamenti, ed acquisire la capacità di modificarli: con il cavallo, comportamenti inadeguati producono immediatamente risultati indesiderati; modificazioni negli atteggiamenti e nei modi di porsi portano diverse conseguenze nel momento stesso in cui si attuano.
La chiarezza e l’immediatezza delle conseguenze del nostro agire portano grandi vantaggi: comportamenti inadeguati sul lavoro produrranno infatti risultati indesiderati nel lungo periodo, con il rischio che il tempo per modificarli sia insufficiente. Comprendere il nostro agire, ed eventuali errori, permette di imparare, di migliorare e di raggiungere i nostri obiettivi.

4. Il cavallo, preda, istintivamente teme l’uomo, predatore: conquistare la sua fiducia significa aver acquisito un’ottima padronanza di sé stessi, del linguaggio corporeo proprio ed altrui, e della capacità di entrare in profonda sintonia con la mappa del mondo del prossimo. Ogni cavallo ha una propria soggettività, un modo diverso di reagire agli stimoli: imparare a percepire e ad adattare il nostro agire alle diverse personalità equine significa acquisire la stupenda capacità di entrare in sintonia con il prossimo, condizione imprescindibile per godere di ottimi rapporti lavorativi, familiari e sociali.

5. Sul piano tecnico-organizzativo, “horsing” ha il pregio di rendere gradevoli anche argomenti molto tecnici, sui quali potrebbe risultare difficile costruire una lezione stimolante, e di permettere una grande personalizzazione e flessibilità metodologica ed operativa, per soddisfare ogni esigenza del cliente.  Contribuiscono al successo del progetto altri  elementi, caratterizzanti l’offerta formativa: la Natura, con i propri ritmi ed i propri silenzi, con le luci  e gli odori. Il Respiro, la funzione più importante del nostro corpo, strettamente connessa alla vita ed alla qualità della vita, alla salute, al benessere, al modo di pensare ed allo stato d’animo. 


Adatto anche a persone che i cavalli li vivono già, ma che non sono soddisfatte del rapporto instaurato o che sentono la necessità di migliorare il loro metodo di addestramento.